L’abuso della tecnologia informatica, sia hardware che software, ha spinto il legislatore, fin dagli anni ’90 del Secolo scorso, a dare vita a nuove forme di reato, i c.d. “crimini informatici”.
Ma in quest’insieme possono ben essere compresi anche quei reati che, pur se disciplinati da norme molto più risalenti, hanno acquistato nuovo e diverso profilo perché commessi attraverso l’uso delle nuove tecnologie, dei sistemi informatici e telematici e dei social network. Si pensi alla “nuova vita” di reati come la diffamazione, la truffa, l’estorsione e la sostituzione di persona, solo per citarne alcuni.
È stata anche la Giurisprudenza della Corte di Cassazione, in taluni casi, a considerare applicabili a certe espressioni del mondo virtuale reati come la violenza sessuale e gli atti sessuali con minorenne. Un’anticipazione di ciò che potrebbe avvenire nel Metaverso?
In questi ambiti, lo Studio vanta esperienza pluriennale acquisita mediante la pratica giudiziaria, l’assistenza e la difesa in Giudizio.
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